Il Giappone è all’avanguardia persino nel campo dell’agricoltura. Grazie alla coltivazione idroponica, la terra è sostituita da un substrato inerte (argilla espansa, perlite, vermiculite, fibra di cocco, lana di roccia, zeolite,) e la pianta viene irrigata con una soluzione nutritiva composta dall’acqua e dai composti (per lo più inorganici) necessari ad apportare tutti gli elementi indispensabili alla normale nutrizione minerale.
Grazie alle soluzioni introdotte dal fisiologo Shigeharu Shimamura, le aziende agricole del gruppo Mirai usano le luci a LED per coltivare ortaggi verdi, ricchi di vitamine, in maniera tre volte più veloce della coltivazione all’aperto. Il tutto con un utilizzo dell’acqua che arriva ad essere l’1% di quella necessaria con la coltivazione tradizionale. In termini qualitativi, invece, il prodotto mostra uniformità di dimensione e caratteristiche oltre che qualità organolettiche costanti in tutta la produzione, qualità richieste dalla distribuzione organizzata ai produttori di frutta e ortaggi.